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Un approccio proattivo per essere conformi alla normativa
Come ridurre i danni aziendali causati da violazioni interne ed esterne? Quali sono gli strumenti per garantire la sicurezza dei dati e delle identità aziendali sensibili ed essere conformi agli standard normativi? Come impostare un’efficace architettura Zero Trust?
Il 2023 ha visto un record complessivo di ammende comminate, ai sensi del GDPR, dalle Autorità di controllo privacy di tutta Europa: per un totale di 1,78 miliardi di euro, con un incremento netto del 14% rispetto ai 1,64 miliardi di euro del 2022. Organizzazioni e imprese vanno incontro ad una sfida importante: bilanciare l’accesso alle informazioni con la privacy di consumatori e utenti.
Nella guida “Proteggere dati aziendali e identità sensibili” abbiamo analizzato come un’architettura Zero Trust dia nuova linfa ai programmi di sicurezza e garantisca la sicurezza dei dati aziendali. Una corretta implementazione del framework è essenziale per prevenire minacce future ed evolvere assieme alle trasformazioni tecnologiche, rispondendo ai requisiti normativi e di conformità.
Gli standard normativi cambiano e si rafforzano frequentemente, soprattutto con l’aumento degli ambienti di lavoro ibridi e secondo il Cost of a Data Breach Report 2023 di IBM, l’82% delle organizzazioni ha subito più di una violazione dei dati nel corso della propria vita. Di questi il 40% ha riferito che il costo medio di una singola violazione da un evento interno è stato superiore a 500.000 dollari, con una media di 20 eventi all’anno. Con il passaggio al modello di lavoro ibrido, chi si occupa di sicurezza informatica deve rafforzare e proteggere i confini in crescita e modernizzare il livello di sicurezza per proteggere dati e processi sensibili.
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Il concetto di Zero Trust si fonda sul principio che ogni tentativo di accesso alla rete aziendale possa essere potenzialmente pericoloso: ogni accesso deve essere accuratamente controllato. La sua realizzazione non dipende dall’utilizzo di una singola tecnologia, ma piuttosto da un insieme coordinato di soluzioni volte ad assistere l’organizzazione nel raggiungimento degli standard di sicurezza. Infatti, Zero Trust non è propriamente una soluzione tecnologica, ma un insieme di pratiche volte a definire un paradigma di sicurezza informatica aggiornato.
SCOPRI COME PREVENIRE L’IMPATTO DI UNA VIOLAZIONE→
Il framework di sicurezza Zero Trust di Microsoft protegge dati e informazioni di identificazione personale, dati finanziari, informazioni sanitarie e proprietà intellettuale, tutti ad alto rischio di furto, perdita o esfiltrazione, identificando i criteri per essere conformi ai requisiti di governance. Il modello consente all’azienda di effettuare valutazioni continue, dall’inventario dei rischi dei dati all’implementazione dei controlli e al mantenimento dell’aggiornamento con normative e certificazioni.